Newsletter

inserisci la tua e-mail


Codice di sicurezza:


captcha codice
iscrivimi
toglimi
home » archivio eventi » BORIS PAHOR E "NECROPOLI"

Eventi

BORIS PAHOR E "NECROPOLI"

Sulle mappe è segnato come Natzweiler-Struthof, pochi chilometri a sud di Strasburgo. Ma per l'uomo che si ritrova lì, una domenica pomeriggio qualunque, quella resta una "città di morti". Quell'uomo è Boris Pahor, e la necropoli in cui sta per (ri)entrare, assieme ad altri turisti della memoria, è il campo nazista in cui anni prima, durante la guerra, era stato internato. Il ricordo allora si inceppa davanti al presente: "non riesco ad accettare fino in fondo l'idea che questo posto di montagna, cardine del mio mondo interiore, sia visitabile da chiunque".

Presentato da Patrizia Vascotto del Gruppo/Skupina 85 e dallo scrittore e giornalista Pietro Spirito, Boris Pahor sarà ospite questa sera della nostra sala di lettura per parlare di "Necropoli", ristampato da Fazi dopo quarant'anni di semi clandestinità in un'edizione del Consorzio culturale monfalconese.

Nato a Trieste nel '13, a causa della collaborazione con la resistenza antifascista slovena, Pahor si ritrova tra i prigionieri politici di Natzweiler-Struthof, campo di lavoro dotato di camera a gas e forno crematorio. "Necropoli" è la testimonianza di un'esistenza che ne comprende tante altre, e si carica al contempo del peso della "colpa" di chi è riuscito a scappare dalla macchina nazista.

Homepage Mail