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IL FUTURO DELLA MEMORIA presentazione del video MAUTHAUSEN: IL NEONAUTA di Marco Coslovich

Mercoledì alle 18 si terrà l'incontro "Il futuro della memoria" in cui verrà presentato il video di Marco Coslovich "Mauthausen: il neonauta".

Farà seguito un commento sull'eredità ed interpretazione della memoria dei lager nazisti da parte di giovani visitatori dei campi di concentramento: Domenico Da Pieve, Giulia Claire Iurassich, Grace Orozco, Elena Marvin. Concluderà l'incontro la proiezione di una selezione di immagini di Mauthausen.

Saranno presenti l'autore Marco Coslovich e Patrizia Del Col dell'associazione nazionale ex deportati di Pordenone. E' prevista la partecipazione dell'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti.


vedi il trailer all'indirizzo:
 www.youtube.com/watch?v=ZeXhFA39BfA


L'era dei testimoni dei campi di concentramento volge alla fine. Dopo settant'anni che i Lager nazisti sono stati debellati (e ahimè non furono gli unici e ancora sotto diverse spoglie sussistono), inizia l'età post-testimoniale. L'Europa, uno dei continenti più tormentati del mondo, fu all'epoca travolta da una feroce frenesia sterminazionista, efficace e razionale, ed oggi gli ultimi testimoni oculari di quella "danza della morte" stanno scomparendo. Le nuove generazioni come faranno "tesoro" di questa eredità inquietante e sconvolgente? I musei, i monumenti, ciò che resta dei Lager, come saranno considerati dalle future generazioni? Le cerimonie e le commemorazioni sapranno serbare il messaggio di questo passato irriducibile alla ragione? Si sapranno riconoscere le contiguità, le subdole analogie, che spesso governano la nostra attuale vita civile con quel terrificante passato? Quanto le future generazioni sapranno comprendere che non basta condannare il nazismo e il fascismo per scongiurare xenofobia, razzismo, intolleranza politica, religiosa ed etnica?
Spesso si visitano i luoghi dell'orrore, ma spesso lo si fa come se si conducesse una visita guidata ad un qualsiasi museo. Spesso si vede, si ascolta, ma si avverte anche il bisogno di introdurre una barriera, un filtro, un "vetro" ermetico che ci separi da questa eredità ingombrante e a tratti paurosa. É questo il tema che il "neonauta" é chiamato ad affrontare: il futuro della memoria, della nostra memoria di fronte all'inguardabile e all'inudibile.

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