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SE IMPROVVISAMENTE IL TRENO SI FERMASSE A MAGLERN di Kenka Lekovich

Il libro

[…] Più di due mesi ho viaggiato in balia degli umori, lo si può ben dire, dell’Eurocity Roma-Vienna, ogni volta arrivando a destinazione con il dubbio se avevo viaggiato oppure se avevo soltanto immaginato di viaggiare. I biglietti che per fortuna ho conservato, usandoli come segnalibri, confermano che ho viaggiato, che su quel treno, in quel dato giorno, a quelle date ore, io definitivamente ero stata. Io. Ma Bettina? Òblak? Hannes? Ina? Marilena? Erano davvero su quel treno? Ho davvero visto Marilena scendere a Pontebba e dileguarsi come un vapore sull’acqua? Non ho mai trovato il biglietto di Marilena o il biglietto di Bettina, né sono riuscita a trovare quello di Hannes, di Ina e di Òblak. Non vedo perché avrei dovuto: ognuno di loro, com’è logico, è sceso dal treno portando con sé il proprio biglietto. Non ho pertanto nessuna prova dell’esistenza di Òblak e di Bettina, di Marilena, di Hannes e di Ina […].

L'autrice Kenka Lekovich è nata a Fiume. Nel 1995 ha pubblicato con Marsilio "La strage degli anatroccoli", il suo primo romanzo. E in seguito racconti, poesie, sceneggiati radiofonici e il libretto per l'opera "An index of metals" del compositore Fausto Romitelli. Ha partecipato, per Graz capitale europea della cultura 2003, ai progetti letterari "Die poetik der grenze" e "Translokal projekt". Nel 2004 è stata per un anno "scrittrice della città di Graz". Nel 2006 è uscita in tedesco l'antologia "I speak gulasch und andere texte", presentata alla fiera del libro di Francoforte. Ha ricevuto il "Premio degli editori del centro Europa”. Vive a Trieste.

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